Borgo medievale Collemancio

Borgo medievale Collemancio

Arroccato sulla sommità di un colle, circondato da boschi e ulivi, il Borgo di Collemancio si erge, con il robusto cassero e le solide mura a strapiombo, a guardia di un paesaggio vasto ed incontaminato.

Cenni storici

Arroccato sulla sommità di un colle, circondato da boschi e ulivi, il Borgo di Collemancio si erge, con il robusto cassero e le solide mura a strapiombo, a guardia di un paesaggio incontaminato. Sorto a seguito della distruzione della vicina Urvinum Hortense, forse ad opera dell'abate Mincio, fu posto da Onorio II, nel 1224, sotto la giurisdizione del Vescovo di Assisi. Nel 1323 Collemancio assunse la connotazione di Comune e nel 1377 si sottomise ai Signori di Perugia. Dal 1435 al 1648 fece parte della Signoria dei Baglioni che la elessero a loro residenza estiva. Nonostante l'influenza dei Baglioni, Collemancio mantiene fin dal 1300 le caratteristiche di un libero Comune con Ospedale, Monte Frumentario scuole, gendarmi e chiese.Lo spopolamento avvenuto nel 2° dopoguerra ha consentito al Borgo di conservare inalterate le forme originarie rappresentando ad oggi un esempio integro di borgo fortificato medioevale.

Struttura

Le sue solide mura a strapiombo, il robusto cassero a protezione della principale porta d’accesso al borgo, dove è scolpito lo stemma di Collemancio (una torre sormontata da un cassero e merli guelfi), rievocano un fascino antico ancora vividamente presente.
Il Castello è di pianta molto semplice, all’interno si snodano due strade principali e parallele che attraversano tutto il borgo.
La strada inferiore conduce al nucleo intorno al quale si è sviluppato l’antico paese, costituito dalla chiesa di Santo Stefano e dal Palazzo del Podestà. Nota sin dal trecento, la Chiesa di Santo Stefano ha un’unica navata ed al suo interno sono presenti diversi affreschi nonché una colonna romana. Nella piazzetta antistante è presente il Palazzo del Podestà, una costruzione del XIV secolo, al cui piano terra era sita una piccola cappella detta Santa Maria Nuova a destra della quale esisteva un piccolo e tetro carcere.
Attualmente il Palazzetto è sede dell'”Antiquarium Urvinum Hortense“, sorta per valorizzare le risorse artistiche del luogo.
 

Manifestazioni

Da ricordare la “Festa del Vino” il “nettare di Bacco” (mese di luglio): Durante la festa viene offerto vino ai visitatori lungo le vie del Castello dopo l’acquisto di un boccale di coccio all’ingresso del paese, possono attingere direttamente dalle botti poste lungo le vie.