Chiesa di San Francesco

Chiesa di San Francesco

Costruita per volontà dei Terziari Francescani tra la fine del 1500 e gli inizi del 1600 occupa un’area ricavata dalla demolizione di un settore della rocca trecentesca (metà del 1300). E' dunque la chiesa del Terz’Ordine Francescano, che fu ideato dal Santo proprio a Cannara ("Fioretti", cap. XVI), e del quale il primo terziario ad essere accolto nel nuovo Ordine fu il beato Lucio da Cannara.

Costruita per volontà dei Terziari Francescani tra la fine del 1500 e gli inizi del 1600 occupa un’area ricavata dalla demolizione di un settore della rocca trecentesca (metà del 1300). E' dunque la chiesa del Terz’Ordine Francescano, che fu ideato dal Santo proprio a Cannara ("Fioretti", cap. XVI), e del quale il primo terziario ad essere accolto nel nuovo Ordine fu il beato Lucio da Cannara.
 
I Terziari nel 1665, la cedettero ai Padri Conventuali i quali si trasferirono dal convento fuori le mura allo stabile posto accanto a questa chiesa. I frati vi rimasero fino al 1810, quando, durante l’occupazione francese dell’Italia, il nuovo governo decretò le “soppressioni ecclesiastiche” e incamerò i beni di monasteri e conventi.
 
Con la Restaurazione, tuttavia, questo convento non fu più ripristinato: un breve Apostolico del 27 aprile 1816 ne determinava la chiusura e la chiesa tornò di pertinenza dei Terziari.
 
L’interno presenta un unico ambiente con tre altari. Su quello principale è collocata una grande tela dei primi del Seicento raffigurante la Vestizione di una terziaria da parte di S. Francesco, cui assistono alcuni personaggi che, secondo la tradizione, appartengono alla famiglia Baglioni. L’opera è attribuita a Cesare Sermei (1581-1668). Nella cornice, numerosi ritratti di Santi e Beati del Terz’Ordine. Alla parete di destra è esposta una interessante tela che raffigura S. Anna tra S. Carlo Borromeo e S. Barbara, opera di Giulio Cesari Angeli, che la firma e vi appone l’anno: 1616.
 
Un ampio vano, a destra dell'altare, fungeva da luogo di incontro mensile dei Terziari. Sopra la porta che lo collega alla chiesa c'è una bella tela, anonima copia seicentesca del Trasporto di Cristo al Sepolcro di Raffaello Sanzio. , celebre dipinto commissionato da Atalanta Baglioni in memoria del figlio Grifonetto.
 
Le pitture dell’interno nel registro superiore e nel soffitto presentano motivi e simboli francescani e sono state eseguite da Giovanni Balicchia, collaboratore di Elpidio Petrignani, ed attivo a Cannara nella prima metà del Novecento.
 
Sopra il portone d'ingresso è murato lo stemma dei PP. Conventuali, sotto al quale si legge la scritta:
 
D. Francisco Penitentium Ordinis hoc in oppidum secularium priusquam alibi institutori sacrum:
 
(tempio) Dedicato al Divino Francesco, che in questo castello prima che altrove istituì l'Ordine dei Penitenti Secolari.
 
O. Turrioni